Viaggio tra le saghe. Il Mondo Emerso
Approfondimenti e recensioni sulle saghe fantasy/fantascienza per creare delle guide alla lettura e alla scelta. Nona puntata: le serie del Mondo Emerso di Licia Troisi.
Per iniziare
Finalmente è giunto il momento di questa saga fantasy tutta italiana! Licia Troisi ha esordito con la trilogia delle Cronache e non si è più fermata! Ma cerchiamo di andare con ordine. Esistono tre trilogie ambientate nel Mondo Emerso: le Cronache, le Guerre e le Leggende.
Le Cronache del Mondo Emerso è la prima, composta da:
- Nihal della Terra del Vento
- La missione di Sennar
- Il talismano del potere
Esiste anche una raccolta di tre storie su Nihal, mai raccontate negli altri romanzi, intitolata Le storie perdute. Trovate tutti e quattro i libri nell’edizione Oscar Draghi che vedete qui sotto, ma anche nelle edizioni singole, ma Le storie perdute vanno lette dopo le Leggende o vi spoilerate le trilogie successive alle Cronache.
Esiste anche una graphic novel con delle avventure di Nihal mai raccontate nei libri.
Le Guerre del Mondo Emerso è la seconda trilogia, in ordine di uscita e cronologico siamo infatti 40 anni dopo gli eventi delle Cronache, composta da:
- La setta degli assassini
- Le due guerriere
- Un nuovo regno
La protagonista cambia, conosciamo Dubhe e nuovi elementi del world building. Si ritrovano come personaggi secondari anche alcuni degli ex protagonisti delle Cronache.
Le Leggende del Mondo Emerso è la terza e ultima trilogia, ambientata 50 anni dopo le Guerre, composta da:
- Il destino di Adhara
- Figlia del sangue
- Gli ultimi eroi
Di nuovo cambio di protagonisti, si ritrovano alcuni personaggi delle Guerre ma non delle Cronache.
La trama
Le Cronache del Mondo Emerso
Editore: Oscar Mondadori – Collana: Draghi
Pagine: 996
Il Mondo Emerso sta per essere conquistato, schiacciato dal tallone del Tiranno e dalle sue truppe di mostri. Soltanto una ragazza sembra in grado di cambiare il destino che incombe: Nihal della Terra del Vento. Al suo fianco solo due alleati: Sennar, il giovane mago alla ricerca del perduto Mondo Sommerso, e la sua infallibile spada di cristallo nero.
Le Guerre del Mondo Emerso
Editore: Oscar Mondadori – Collana: Draghi
Pagine: 876
Sono passati quarant’anni dalla grande guerra che ha messo fine alla sete di conquista di Aster il Tiranno, ma il Mondo Emerso non ha ancora trovato pace. Dohor, Cavaliere di Drago diventato Re della Terra del Sole, sta estendendo la sua influenza sul resto delle Terre Emerse. Ma non è l’unico a tramare per il potere. La misteriosa Gilda degli Assassini per compiere i propri oscuri piani ricerca ovunque sodali e guerrieri assassini. Come Dubhe che, a diciassette anni, è la ladra più abile della Terra del Sole, capace di entrare come un’ombra nelle case più protette e di sottrarvi quanto di più prezioso. E anche se la ragazza ha giurato che non avrebbe mai tolto la vita a un umano, la Gilda ha molti mezzi di persuasione. Come un sortilegio, che potrebbe trasformare Dubhe in una schiava pronta a uccidere a comando…
Le Leggende del Mondo Emerso
Editore: Oscar Mondadori – Collana: Draghi
Pagine: 708
Una ragazza si risveglia in un prato. Non ricorda come sia arrivata in quel luogo, non ricorda il proprio nome, ma sul corpo porta le tracce di un passato che la richiama con forza a sé e che le manifesta i segni di un immenso, inquietante potere. Sarà l’incontro con Amhal, giovane apprendista Cavaliere di Drago, ad aiutarla nel lungo viaggio alla scoperta della propria identità e a darle un nome: Adhara.
Recensione
Torno dopo anni al Mondo Emerso, curiosa di leggere con occhi nuovi questa saga. Le Cronache del Mondo Emerso ricordo che mi erano molto piaciute, anche se non le avevo adorate alla follia, quindi le mie aspettative per questa seconda lettura non erano altissime, speravo solo di non restare parecchio delusa e tutto sommato così è stato. La prima trilogia ha sicuramente dei difetti, si nota molto che è l’esordio dell’autrice: c’è tantissimo potenziale, ma non tutto viene sfruttato a dovere. In particolare, per quanto riguarda la storia ci sono alcune lacune e frettolosità che potevano essere evitate. Quest’ultime, soprattutto, danno spesso l’impressione che sia tutto molto facile: dal percorso di Nihal per diventare Cavaliere di Drago alla sua missione finale, passando per quella di Sennar nel secondo volume, nel cercare di non rallentare la narrazione con descrizioni eccessivamente dettagliate (Tolkien sto guardando te!), l’autrice ha semplificato troppo gli ostacoli che i protagonisti affrontano, facendoli sembrare delle minuzie.
Questa saga è un po’ tutta a metà, in equilibrio tra molto bella e non un granché. Lo stesso, infatti, si può dire dei personaggi: Nihal e Sennar sono i meglio riusciti, sia come caratterizzazione che come arco evolutivo, nonostante qualche piccola incertezza e forzatura; mentre quelli secondari risultano un po’ piatti e stereotipati, e i brevi passaggi dal loro punto di vista risultano freddi e fuori luogo, manca un vero e proprio cambio di voce.
All’inizio Nihal è la classica adolescente viziata, con la testardaggine tipica di quell’età, drama queen in fatto di amore e non solo, all’apparenza l’eroina pefetta che riesce in tutto, ma mano a mano che la storia prosegue l’autrice crea, in realtà, un personaggio molto più sfaccettato, non proprio un anti-eroina, ma quasi. Sennar, invece, incarna maggiormente il ruolo dell’eroe, anche se anche lui affronterà la cruda realtà della guerra e le conseguenze del potere. Entrambe sono caratterizzazioni interessanti e ben fatte, ma alcuni punti, in particolare nei momenti di evoluzione dei personaggi, risultano un po’ veloci, semplificati e raffazzonati: come dicevo, in equilibrio precario tra fallimento e successo. Di nuovo, stessa cosa anche per quanto riguarda le tematiche trattate: l’autrice fornisce numerose riflessioni sulla guerra, la pace, sul razzismo e sul potere, molto interessanti, per niente superficiali, ma spesso le abbondana a sé stesse, le lascia in sospeso, non crea una discussione con un inizio e una fine.
L’unico elemento che veramente salvo completamente è il world building: curato e dettagliato, lo scopriamo insieme a Nihal stessa, mano a mano che viaggia oltre la Terra del Vento e che ha bisogno delle informazioni. Mi è molto piaciuto il sistema magico, strettamente legato alla natura e alle sue leggi, non troppo esclusivo ma neanche troppo facilmente accessibile.
Le Cronache del Mondo Emerso è una saga in equilibrio precario tra successo e fallimento. É evidente che si tratta di un esordio: tantissimo potenziale, non sempre sfruttato al meglio. La storia ha qualche passaggio lacunoso e frettoloso, come le caratterizzazioni dei personaggi. Nihal e Sennar risultano più sfaccettati di quello che si poteva pensare all’inizio e hanno un’evoluzione interessante e ben fatta, ma ci sono alcuni momenti di incertezza e forzatura che rovinano un po’ l’effetto. Ho molto apprezzato, invece, il world building: curato e dettagliato, molto ben costruito.
Voto Cronache: 7.5/10
Ho rimandato tantissimo la rilettura delle Guerre del Mondo Emerso perché mi era rimasto un ricordo molto positivo: era stata la trilogia migliore a mio parere e ammetto che ero terrorrizzata al pensiero di rileggerla e scoprirla non all’altezza. Adesso che l’ho (ri)terminata posso dire che resta la migliore, anche se non è così stupenda come ricordavo. I problemi sono circa gli stessi delle Cronache, però c’è anche qualche miglioramento. Ma, al solito, andiamo con ordine.
La storia è meno classica, non è la solita lotta tra bene e male, vendetta contro il cattivone che vuole conquistare il mondo, ecc., però non è neanche originalissima, soprattutto per come si sviluppa: la struttura diventa molto simile a quella delle Cronache, in particolare nel terzo libro, dove addirittura alcune missioni sembrano praticamente le stesse identiche di quelle della trilogia precedente. Ho apprezzato molto, invece, che i tre libri sembrassero quasi un tutt’uno: la storia, insieme alla lettura risultava così più fluida e coerente. Un elemento che un po’ mi è mancato è il worldbuilding. Giustamente viene posta meno attenzione, considerato che già nelle Cronache ci sono state numerose spiegazioni, ma soprattutto per quanto riguarda le varie magie e pozioni avrei preferito qualche approfondimento in più, così spesso sembrava tutto troppo facile e/o molto forzato.
I personaggi da un lato sono uno degli aspetti che più migliora, dall’altro cedono un po’ sul finale, di nuovo troppa fretta come nelle Cronache. Dubhe è decisamente meglio caratterizzata di Nihal, oltre che più interessante perché non è la classica eroina perfetta, l’eletta ecc., ma è anzi l’esatto opposto. La sua evoluzione mi è piaciuta molto, ben fatta e logica, peccato solo sul finale un pelo troppo frettolosa che fa apparire il risultato forzato e poco realistico. Lonerin è quasi più odioso di Nihal, ma comunque un bel personaggio: approfondito e con un arco evolutivo logico, coerente e, sopprattutto, ben sviluppato senza cedevolezze. Theana e Learco hanno meno spazio, ma comunque sono gestiti abbastanza bene anche loro: lei ha un background interessante e particolare, niente vendette ma un riscatto di sé stessa e della propria fede; lui, invece, parte bene come principe tormentato ma poi diventa Dubhe al maschile e conclude come cucciolo patatoso, perfetto e diabetico per i miei gusti. San è tale e quale a Nihal e avrei preferito un finale più approfondito e chiaro; Ido invece l’ho apprezzato ancora di più in questa trilogia, soprattutto per il miglioramento nella scrittura. Infatti, rispetto alle Cronache migliora anche il cambio di punto di vista: ogni personaggio che seguiamo ha una sua voce distinta e identificabile, non più un unico stile e tono che appiattiva un po’ i personaggi stessi. In generale, direi che la scrittura resta buona come sempre: scorrevole, descrittiva ed evocativa al punto giusto, senza mai strafare, solo i dialoghi sono ancora un po’ cringe.
Piccolo appunto per quanto riguarda le storie d’amore: meglio, decisamente molto meglio delle Cronache, più approfondite e realistiche, ma sul finale di nuovo troppa fretta.
Avevo molta paura di questa rilettura perché ricordavo di aver amato la trilogia e temevo di rovinare questo ricordo. Non è stato così, almeno non del tutto. Le Guerre del Mondo Emerso è sicuramente la serie migliore grazie ai personaggi molto meglio caratterizzati e sviluppati. La storia è meno classica e più intrigante, ma traballa un po’ sul finale. Avrei preferito ci fosse ancora qualche spiegazione di worldbuilding, soprattutto sulla magia, ma non si può avere tutto dalla vita.
Voto Guerre: 8.5/10
Breve commento sulle Leggende del Mondo Emerso. Breve perché lo lessi anni fa dopo le altre due trilogie, ma mi fermai a metà circa del secondo libro perché mi stava annoiando e rischiavo il blocco. Per quel poco che ricordo, la protagonista era piuttosto insipida e la storia banale e già vista. Non credo proverò a rileggerla, nel caso cambi improvvisamente idea troverete la recensione qua 🙂